Origine del Club di Fabriano
Negli anni 50’ Fabriano si distingueva per il fiorire delle sue industrie, frutto della sua tradizione cui certamente si rifaceva il ceto imprenditoriale. Categorie sociali sino ad allora
escluse dalla cosiddetta “classe dirigente” si affacciavano all’orizzonte sulla spinta del “volano” avviato dalla ricostruzione e che, poi, dette impulso al “boom” economico successivo. Emergevano così nuove forze imprenditoriali anche in un centro non capoluogo di provincia, connotato però da una ricca tradizione artigianale, trampolino di lancio per iniziative di sviluppo in una situazione economica in espansione. In questo contesto venne fondato ufficialmente il Rotary Club di Fabriano.
Era il 1957, l’estate stava per finire, quando un gruppo di Soci del Rotary Club di Ancona di passaggio nella nostra città, parlando con l’On. Alfredo Morea e con altri ventuno abitanti del luogo – di questi soltanto due sono ancora presenti all’appello – riuscirono ad impostare le prime basi per la costituzione del nostro Club.
E così, il 27 ottobre 1957,venne istituito il Rotary Club di Fabriano , la Presidenza venne affidata ad Alfredo Morea che poi rimase in carica per tre anni consecutivi: dal 1957 a tutto il 1960.Da allora, con la sola eccezione di una presidenza biennale fra il 1978 e il 1980, alla direzione del Club si sono susseguite, anno per anno, personalità sempre molto rappresentative della Città.
Club padrino fu quello di Ancona. In questa città il Rotary era stato fondato nel 1948. Non può passare inosservato il fatto che, per lo meno riguardo alla nostra provincia, dovettero passare quasi dieci anni perchè il Rotary approdasse al di fuori del capoluogo regionale. I motivi sono molteplici, ma, certamente, vi influiva ancora notevolmente quella connotazione elitaria che distingueva il Rotary sin dal suo primo apparire in Italia. Leggendo i nomi dei nostri benemeriti ventidue soci fondatori, si evidenzia che la loro estrazione era “aristocrtica”, non certamente nel significato nobiliare secondo la comune accezione del termine, bensì per la posizione di prestigio occupata nella categoria rappresentata da ciascuno di essi. Prevale di gran lunga l’ordine delle libere professioni (medicina, avvocatura, notariato, ingegneria, farmacia, ecc.), rispetto a quello dell’imprenditoria industriale e commerciale. Le prime iniziative intraprese furono prevalentemente rivolte alla cultura (vedi ad esempio il dono della enciclopedia Treccani al Liceo Classico Stelluti di Fabriano, le varie borse distudio agli studenti delle Scuole Medie superiori che conseguirono i migliori risultati alla fine di ciascun anno scolastico, ecc.). Fonte unica di storia diaristica sono i bollettini che ebbero tiratura regolare sin dal n° 1 dell’ottobre 1958 (redattori Domenico Giorgetti e Corrado Cavina, soci fondatori). È stato redatto un compendio, di circa 36 pagine sino a tutto l’anno rotariano1979/1980, con brevi sue osservazioni e commenti. Questi documenti hanno rappresentato il punto di partenza per l’edizione speciale del bollettino del Club commemorativo dei suoi primi cinquant’anni di vita, nell’ottobre 2007 per il cinquantesimo di fondazione che contiene la documentazione svolta dalla nostra associazione dalla sua fondazione fino ai giorni nostri. Nel 2017 è seguita la pubblicazione del decennale successivo. Nel mese di novembre 2017, con una iniziativa specifica, il Club ha festeggiato insieme alla cittadinanza il sessantesimo anniversario della sua costituzione.
PROGETTO ALLEGRETTO (RENDERING 3D – CATTEDRALE SAN VENANZIO NEL TRECENTO)
- Ricostruzione virtuale della configurazione architettonica originale delle quattro cappelle gotiche che si aprivano ai lati dell’abside del Duomo di Fabriano e che ora sono mal apprezzabili perché resecate dalle trasformazioni cinquecentesche. Le cappelle erano decorate dagli affreschi di Allegretto Nuzi e di altri pittori (Giovanni di Corraduccio, Maestro di San Verecondo, Maestro di Staffolo) che oggi comprendono molte parti lacunose. Gli affreschi che oggi sono visibili entro pertugi potranno assumere di nuovo un valore complessivo. Tutto questo si ottiene con un rilievo sistematico laser-scanner (nuvola di punti) che elabora una rappresentazione virtuale sia in forma di video che in forma immersiva 3D. Il lavoro viene realizzato dal Prof De Marchi, Professore Ordinario di Storia dell’arte medioevale dell’Università degli Studi di Firenze e dalla sua equipe. Ne risulterà una resa spettacolare di grande impatto che restituirà la grandiosità della tribuna (o abside) con le cappelle originali, che costituisce uno dei massimi monumenti del Trecento marchigiano. Si recupera così una testimonianza della dimensione internazionale di Fabriano nel Trecento e la qualità altissima di un ensemble del gotico italiano.
- Questo progetto assume un valore sperimentale nel campo delle Digital Humanities e potrebbe divenire prototipo innovativo, oggetto di emulazioni. Il caso particolarissimo di queste cappelle, ora mal percepibili perché resecate dalle trasformazioni cinquecentesche, si presta per una simile sperimentazione.
- Il software che verrà costruito (in forma di video e/o di touch screen interattivo) potrà essere installato in forma stabile presso la Pinacoteca civica per valorizzare le pitture trecentesche nascoste in Duomo e preparare il visitatore ad una visita consapevole.
- Nell’autunno del 2021 il Comune di Fabriano intende organizzare una mostra su Allegretto Nuzi, con prestigiosi prestiti anche da musei stranieri e collezioni private, in pendant con una mostra a Gubbio su Ottaviano Nelli e in raccordo sia con la Regione Marche sia con la Direzione regionale dei musei delle Marche e con la Direzione regionale dei musei dell’Umbria. Sarebbe allora l’occasione per presentare il frutto di questo progetto, di modo che i visitatori della mostra possano goderne.
PROGETTO FILIGRANA
Il Rotary Club di Fabriano ha da sempre mostrato grande sensibilità ed attenzione verso l’arte della Filigrana, espressione del patrimonio culturale della città. Con il nostro progetto abbiamo voluto valorizzare questa antica arte, universalmente riconosciuta un’eccellenza fabrianese.
Fabriano, “città della carta” per antonomasia, ha prodotto e diffuso carta in tutto il mondo dal XIII secolo ad oggi. La tradizione cartaria è valsa a Fabriano il riconoscimento di città creativa Unesco nel 2013.
Alla fabbricazione della carta appartiene la produzione della Filigrana artistica che è eseguita a mano dai Mastri cartai. Questa arte si è tramandata di generazione in generazione fino ad oggi.
Verso la fine del 1200 la filigrana aveva lo scopo di distinguere la produzione di ogni singolo cartaio e consisteva in un segno simbolico stilizzato che poteva raffigurare immagini diverse come croci, animali, frecce, stemmi o iniziali del cliente. Equivaleva quindi ad un marchio di fabbrica. Successivamente passò ad indicare anche la qualità, il paese di origine e l’anno di produzione della carta. Durante il corso dei secoli l’arte della filigrana si è perfezionata ed evoluta: da semplici segni si è passati alle filigrane artistiche con effetti in chiaro scuro che hanno riprodotto opere d’arte, ritratti di personaggi famosi, stemmi di casati nobili, nature morte od altro. La Filigrana è stata utilizzata nei secoli per produrre documenti e veicolare importanti e preziosi contenuti, tramandati nel tempo. La preparazione della Filigrana è molto lunga, richiede un meticoloso lavoro sia dell’artista incisore, sia del “lavorente” della carta a mano. Oggi a più di sette secoli di distanza, Fabriano continua ad essere all’avanguardia nel settore delle carte filigranate per la produzione di banconote destinata a molti paesi del mondo e per la realizzazione di filigrane artistiche attraverso raffinate tecniche artigianali.
Fabriano possiede un importante patrimonio di beni archivistici, storici ed archeologici legati all’attività cartaria nei secoli, raccolti in un prestigioso archivio di notevole interesse storico che comprende strumenti e macchinari di rilevante importanza, forme per la produzione di carta a mano, 1200 fotografie storiche, una biblioteca con circa 3.000 volumi ed una grande raccolta di Filigrane. II grande patrimonio storico delle filigrane conservato nell’archivio delle Cartiere Miliani, denominato ‘Corpus chartarum Fabriano’, comprende esemplari antichissimi a partire dal 1293. Oggi è diventato anche digitale con copie degli originali consultabili via web. A questa raccolta si unisce una preziosa raccolta di 2213 Filigrane denominate “carte fabrianesi” datate dal 1267 al 1798, tanto ambita da tutti gli studiosi del mondo, inviata all’Esposizione Universale Internazionale di Parigi del 1900 e definita in quella sede unica al mondo. La Filigranologia fabrianese è una delle più importanti di Europa. Per il suo valore artistico e perchè espressione del patrimonio culturale della città, nel dicembre 2019 l’arte della filigrana è stata candidata per essere riconosciuta “Bene Immateriale Unesco”.
Il Rotary Club Fabriano ha inteso celebrare tutto ciò creando un oggetto di grande valore artistico e simbolico, facendo realizzare alla cartiera artigianale di Carifac’Arte della nostra città una filigrana artistica raffigurante il logo del Rotary su carta Fabriano prodotta a mano in tiratura limitata. I proventi della vendita delle filigrane, al netto dei costi di produzione, verranno devoluti al fondo Polio Plus della Rotary Foundation.
A sostegno delle nostre tradizioni, ma con lo sguardo rivolto in avanti, il Rotary Club di Fabriano ritiene si debba lanciare la sfida per un cambio di rotta che possa riportarci tutti ad apprezzare la bellezza dell’unicità.
Il progetto pertanto si prefigge l’obiettivo di diffondere a livello globale l’immagine del Rotary Club di Fabriano, valorizzando l’ingente patrimonio artistico e culturale del proprio territorio, condividendolo e diffondendolo in tutto il mondo. La Filigrana Rotary è un prezioso oggetto da collezionare, che ogni rotariano potrà conservare o donare per veicolare in modo speciale i valori di amicizia, servizio e pace che il Club persegue, coniugando la finalità della raccolta fondi per la Rotary Foundation.
E’ con questo intento che il Governatore del nostro Distretto 2090, Rossella Piccirilli, in occasione del Natale 2020 ha inviato i suoi auguri a tutti i Presidenti di Club del Distretto , con il logo del Rotary International e la “Prova delle quattro domande”, filigranati su pregiata carta a mano prodotta a Fabriano: un pensiero di importante valore simbolico e prezioso nella sua semplicità.
Progetto di ricostruzione virtuale (rendering 3D) – San Venanzio nel Trecento
Il progetto si inserisce in un percorso che il RC di Fabriano ha dedicato ad Allegretto Nuzi (Fabriano, 1315 circa-Fabriano, 1373), nell’intento di celebrare l’ artista fabrianese. Allegretto si forma a Siena poi a Firenze e durante il periodo della peste nera si sposta nella nostra città dove lavora per quasi 30 anni (1347-1373) lasciandovi numerose opere. Si vuole stabilire un forte legame tra città ed artista quasi a creare un binomio Allegretto-Fabriano.
Nel 2014 il Rotary Club di Fabriano, con il contributo della Diatech Pharmacogenetics, ha finanziato il restauro del Polittico di Allegretto Nuzi. Il dipinto è oggi custodito all’interno delle meravigliose sale della Pinacoteca civica Bruno Molajoli della nostra città. Il polittico, costituito da cinque scomparti lignei, raffigura la Madonna col Bambino tra i santi Maria Maddalena, Giovanni evangelista, Bartolomeo e Venanzio, effigiati a mezzo busto. Il restauro, sapientemente realizzato dalla nostra socia onoraria Lucia Biondi, ha riportato l’opera all’antico splendore.
Nel 2017 il RC Fabriano ha pubblicato il volume L’elogio del Trecento fabrianese curato da Lucia Biondi ed Andrea de Marchi.
Il Progetto Allegretto (a.r.2020-2021), consiste nella ricostruzione virtuale della configurazione architettonica originale della tribuna (abside) della Cattedrale di San Venanzio a Fabriano con le cappelle gotiche che si aprivano ai lati. Allo stato attuale le cappelle sono difficilmente apprezzabili perché sono state resecate dalle trasformazioni cinquecentesche. Le cappelle erano decorate dagli affreschi di Allegretto Nuzi e di altri pittori (Giovanni di Corraduccio, Maestro di San Verecondo, Maestro di Staffolo) ed oggi comprendono molte parti lacunose. La restituzione virtuale si ottiene con un rilievo sistematico laser-scanner (nuvola di punti) che elabora una rappresentazione virtuale sia in forma di video che in forma immersiva 3D.
La cattedrale si presenta oggi nella conformazione assunta nel XVII e XVIII secolo in seguito agli interventi del 600 e a quelli del 700 successivi al grande evento sismico del 1741. Le strutture barocche hanno cancellato l’antico aspetto gotico della basilica.
La sofisticata tecnologia più avanzata, unita ad un grande sforzo di elaborazione concettuale hanno permesso una ricostruzione virtuale della tribuna trecentesca della cattedrale.
Ci viene così restituito un uno dei massimi monumenti del Trecento marchigiano di grande valore artistico, dalle “Residue vestigia bene nascoste dagli interventi del XVII secolo”.
Il software è collocato in forma permanente in Pinacoteca dove è possibile immergersi in un tour virtuale nel meraviglioso monumento del 300. Si recupera così una testimonianza della dimensione internazionale di Fabriano nel Trecento e la qualità altissima di un ensemble del gotico italiano. L’attività del Team guidato dal Prof. Andrea De Marchi assume un valore sperimentale nel campo delle Digital Humanities e potrebbe divenire prototipo innovativo, anche oggetto di emulazioni.
Il Rotary è orgoglioso di consegnare alla città una preziosa documentazione.
Un ringraziamento al prof De Marchi per aver dedicato a Fabriano la sua opera di elevato valore, e per aver proposto a Fabriano un modello innovativo di interpretare l’arte, Umanesimo digitale, dove le tecnologie più innovative incontrano l’arte , la cultura umanistica e sono capaci di far riemergere tesori nascosti .