LE CITTA’ CREATIVE UNESCO

 

Le città creative dell’Unesco hanno posto al centro dei loro valori la cultura e la creatività come fattori fondamentali ed imprescindibili per il loro sviluppo in chiave sostenibile.

Sono divise in sette aree corrispondenti ad altrettanti settori culturali ( Artigianato ed Arte popolare, Cinema, Design, Gastronomia, Letteratura, Musica ed Arti Digitali).

Attualmente le città creative italiane sono undici sottoelencate per anno di riconoscimento : 

2006   Bologna     ( Musica )

2013   Fabriano    ( Artigianato ed Arte popolare )

2014   Torino        ( Design )

2015   Roma         ( Cinema )

2016   Parma        ( Gastronomia )

2017   Milano       ( Letteratura )

2017   Pesaro       ( Musica )

2017   Carrara      ( Artigianato ed Arte popolare )

2017   Alba            ( Gastronomia )

2019   Biella          ( Artigianato ed Arte popolare )

2019   Bergamo    ( Gastronomia ).

Bologna è stata la prima città italiana ad essere dichiarata dall’Unesco nel 2006 citta’ creativa della musica: un riconoscimento che celebra la ricca tradizione musicale e la vivacissima tradizione del presente.

La musica per Bologna è tradizione, creatività, identità.

Il titolo Unesco riconosce a Bologna un tessuto creativo diffuso di produzione e di fruizione musicale, articolato in festival di rilevanza internazionale ed un’offerta culturale continuativa.

Fabriano ha ottenuto il riconoscimento di città creativa dell’Unesco nel 2013, la seconda in Italia dopo Bologna, nella categoria dell’Artigianato ed Arte popolare.

Sono state premiati la creatività ed il vigore con cui il territorio aveva intrapreso un cammino di riconversione dalle attività industriali ad un recupero della dimensione artigiana, artistica e culturale.

Fabriano città di pittori (Gentile da Fabriano, Allegretto Nuzi), fabbri e mastri cartai è conosciuta nel mondo per la sua Carta la cui lunga storia permea la città con un legame indissolubile.

La città di Fabriano vanta una straordinaria storia e tradizione nell’artigianato e ha dimostrato di fondere con successo cultura ,artigianato e turismo con l’obiettivo principale di preservare l’artigianato tradizionale ed armonizzare industria e artigianato contemporaneo.

Torino si è aggiudicato il riconoscimento di città creativa Unesco nella categoria design nel 2014. 

Il tema del design si addice alla città di Torino che ne ha fatto una delle chiavi dello sviluppo industriale e postindustriale.

Il riconoscimento risponde a una visione del futuro della città che parte da un passato legato alle automobili, da una vocazione essenzialmente industriale a una aperta all’innovazione nei campi della tecnologia, della cultura, delle arti e del turismo.

I temi sono la promozione della storia e della filiera automobilistica, il design come innovazione creativa, il progresso tecnologico per la mobilità, la rigenerazione e lo sviluppo urbano sostenibile.

Roma ha ottenuto il riconoscimento di città creativa Unesco nella categoria cinema nel 2015.

Roma è la città che ha dato i natali ai primi studios del mondo ed a una delle più antiche e prestigiose scuole del cinema ed anche oggi le vie di Roma, le sue piazze, i suoi monumenti, le chiese, i palazzi, le aree archeologiche e la stessa Cinecittà sono un set naturale per le grandi produzioni internazionali .

Roma poteva dare per scontato di essere già città creativa per il cinema senza bisogno di conquistare altro. Ma rischiava di chiudersi in un isolamento autoreferenziale nemico della crescita. Aver perseguito questa strada significa aver capito che si vince insieme e innovando altrimenti si diventa solo un meraviglioso immobile museo.

Parma è stata proclamata città creativa Unesco per la Gastronomia nel 2015 .

Parma è l’ambasciatrice della Food Valley nel mondo, è parte essenziale della tradizione enogastronomica dell’Emilia-Romagna, la regione che detiene il record europeo di Prodotti Dop e Igp e che la rivista statunitense Forbes ha definito “Italy’s greatest gastronomic treasure”.

Parma, una delle città più golose al mondo, è conosciuta per le sue eccellenze gastronomiche come Parmigiano Reggiano, Prosciutto di Parma, Culatello di Zibello, Salame di Felino, Fungo di Borgotaro per citare solo alcuni dei tesori di un territorio straordinario anche sul fronte della musica e dell’arte.

Parma offre anche itinerari dedicati alla biodiversità e alla scoperta di prodotti a Km.0 che raccontano la vita di chi li produce perché Food Valley non è solo “buon cibo” ma è un modo di vivere.

Qui la tradizione si accompagna ad una spiccata capacità di innovazione nel campo della sicurezza alimentare e della ricerca, grazie alla presenza dell’Efsa ( European Food Safety Agency ) e dell’haute couture con Alma, la scuola internazionale di cucina con sede a Colorno .

Milano è stata nominata città creativa Unesco per la letteratura nel 2017.

Milano è da sempre una città di autori, editori e soprattutto lettori. 

E’ la capitale indiscussa dell’editoria italiana, la città dove si produce, si compra e si leggono più libri.

Biblioteche e librerie costituiscono una fitta rete di centri culturali diffusi in tutti i quartieri. 

Milano è una città da leggere e una città per chi legge.

Con la nomina viene riconosciuto a Milano il ruolo di capitale italiana degli editori, degli autori e dei lettori ed il grande impegno di promozione della lettura svolto dalla città.

Vengono premiate le numerose iniziative realizzate nella città in collaborazione con tutti i protagonisti della filiera del libro e le continue manifestazioni che danno il senso e la profondità di questo impegno, che comincia nelle scuole e che si diffonde in città anche grazie ad un sistema bibliotecario efficiente e sempre più vicino ai cittadini. 

Pesaro è stata nominata città creativa Unesco nella categoria Musica nel 2017.

La musica è ciò che meglio esprime il genius loci pesarese e connette le tante anime della città: le solide radici d’arte e cultura della città, le figure e le opere di Gioacchino Rossini, il Conservatorio, le diverse istituzioni musicali si intrinsecano in una fitta rete di conoscenze, patrimoni e professionalità multidisciplinari che formano l’identità cittadina.

I colli, la riviera ed il lungomare sono da sempre teatro a cielo aperto di un’articolata rete di eventi, manifestazioni ed appuntamenti musicali che negli ultimi anni si sono ampliati, grazie all’esplosione di una scena indipendente con un’alta concentrazione di talenti internazionali.

Linguaggio senza tempo e strumento di dialogo fra civiltà, la musica può divenire oggi una leva fondamentale per la crescita economica, in grado di interagire con tutti gli altri valori del territorio: l’eredità storico-artistica, l’industria culturale e turistica, il patrimonio ambientale e paesaggistico, una qualità della vita eccellente .

Carrara è stata dichiarata città creativa Unesco nella categoria Artigianato ed Arti popolari nel 2017 in nome di un passato di eccellenza creativa nel settore delle lavorazioni lapidee, ma anche di un presente nel quale la creatività anima l’economia del marmo nei suoi usi più nobili, dalla scultura all’artigianato, dal design all’arredo urbano.

Alba ha ottenuto il riconoscimento di città creativa Unesco per la Gastronomia nel 2017.

Un riconoscimento che premia l’eccellenza dei prodotti culinari che si producono nella città in provincia di Cuneo quali il Tartufo bianco, re indiscusso delle Langhe, le Nocciole Igp dal caratteristico profumo intenso, il Miele delle Langhe nelle sue più profumate e gustose sfumature: millefiori, castagno, acacia. Ma non basta. Sulle colline di Alba i vigneti trovano le condizioni perfette per la produzione di pregiate uve il cui succo viene tramutato in ricercati vini dal sapore inimitabile: il Barolo docg, il Barbaresco docg, il Nebbiolo d’Alba, il Diano d’Alba docg, il Dogliani docg ed il Dolcetto d’Alba doc .

L’importanza strategica del reparto enogastronomico deriva da una vocazione non solo millenaria, ma innovativa e pulsante, che coinvolge il settore agroalimentare, meccanico, industriale, dell’artigianato, della ristorazione e del turismo enogastronomico, che ha eletto le Langhe e il Roero a meta prestigiosa del buon cibo e del buon vino.

Biella è stata nominata città creativa Unesco nel settore dell’Artigianato e delle Arti popolari nel 2019 , un riconoscimento che premia l’innovazione, la sperimentazione, la creatività manifatturiera ed artistica della città della lana.

Il biellese è una terra povera, fatta di pietra e di acqua. I ciottoli e le pietre sono stati determinanti per la costruzione degli edifici ma l’acqua è stata determinante nel dedicarsi prima all’all’allevamento ovino e poi nell’avviare già nel 1348 quella forma di artigianato tessile poi evoluto nella produzione di tessuti e filati (l’opificio Piacenza ancora oggi uno dei più celebri biellesi nel mondo del cashmire viene fondato nel 1733 ).     

La particolare composizione chimica dei corsi d’acqua trasforma in eccellenze mondiali i tessuti qui trattati. Biella e il biellese diventano nel tempo un unico laboratorio diffuso in drappieri e sarti: la produzione viene poi convogliata in città, tappa finale della “Strada della seta”. Oggi questa strada collega Biella all’Australia e alla Nova Zelanda (sedi di allevamento e produzione della lana qui trasformata ).

Bergamo è stata dichiarata città creativa Unesco per la Gastronomia nel 2019 .

La città ed il suo territorio montano ( Cheese Valley)  vantano una produzione casearia di 30 formaggi tradizionali di cui  9 Dop ( Taleggio, Provolone, Gorgonzola, Grana Padano ….) e  3 presidi slow food.

Nessun altro territorio così circoscritto ha dato vita a una tale varietà di forme, stagionature e tipologie di formaggi e soprattutto nessun altro territorio italiano vanta un “saper fare “come quello bergamasco nell’arte casearia.

La produzione dei formaggi orobici ha le sue radici nella tradizione dei bergamini, gli antichi allevatori basati nelle montagne bergamasche che attraverso la transumanza hanno diffuso tecniche e conoscenze in tutta la Pianura Padana, e a cui si deve la nascita e lo sviluppo dell’industria casearia italiana, tra le più prestigiose nel mondo.     

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