ROTARY CLUB BOLOGNA OVEST GUGLIELMO MARCONI DISTRETTO 2072 – ITALIA

 

BREVE STORIA DEL CLUB

Il Rotary Club Bologna Ovest Guglielmo Marconi si compone attualmente di n. 77 soci ordinari e di n. 7 soci onorari. Si riunisce il lunedì, di regola presso la Sede del Rotary Club, in via Santo Stefano, 43, senza disdegnare conviviali in altre sedi opportunamente scelte. In ragione delle restrizioni dovute alla pandemia da Covid 19 nell’ultimo anno le riunioni si sono tenute in modalità telematica.

Il 23 settembre 1963 il Club si costituisce in forma provvisoria e tiene la sua prima riunione all’Hotel Baglioni sotto la Presidenza dell’Avvocato Angelo Pasini rotariano del Club di Treviso; lo stesso che curerà tutta la parte burocratica per il riconoscimento del nostro Club da parte del Rotary International.
Il 28 marzo 1964 il Rotary International annuncia l’avvenuto riconoscimento.

Il 21 giugno 1964, nel corso della riunione iniziata nella Sala del Consiglio della Camera di Commercio di Bologna e proseguita presso l’hotel Baglioni, viene rilasciata ufficialmente la Carta Costitutiva del Rotary Club Bologna Ovest dal Governatore Avv. Alessandro Ubertone.
Primo Presidente del Club viene nominato il Dott. Rodolfo Stiassi.

Si ritiene opportuno riportare una breve memoria del socio fondatore Marcello Contarini, espressa in occasione del 30° anniversario del Club.
“Ricordo, 30 anni fa, quando vennero a trovarmi nel nuovo stabilimento della Thermomatic in Casalecchio di Reno, il presidente del Rotary Club Bologna Centro, Dott. Gravano, insieme all’allora presidente dell’Automobil Club Bologna, anch’egli rotariano.

Nell’incontro mi parlarono a lungo del Rotary e delle sue finalità ed io rimasi talmente affascinato che aderii con entusiasmo alla loro proposta di partecipare insieme ad una trentina di amici alla fondazione del Rotary Club Bologna Ovest.
Allora eravamo molto giovani, pieni di entusiasmo e di voglia di fare; erano gli anni ruggenti della ricostruzione del nostro Paese e del boom economico.

Le prime riunioni sotto il patrocinio del Rotary Centro avvennero al Baglioni e fu eletto il nostro primo presidente nella persona del Dott. Rodolfo Stiassi.
Il 21 giugno del 1964 in una solenne cerimonia ci fu consegnata la carta di ammissione al Rotary International alla presenza del Governatore del 180° Distretto, Avv. Alessandro Ubertone, e dei presidenti di tutti i Rotary del distretto e dei soci del Club padrino.

Da allora nelle nostre riunioni settimanali al Baglioni, il lunedì, ho avuto un’esperienza straordinaria: quella di conoscere in modo profondo ciascun socio del Club, attraverso le relazioni che ciascuno era tenuto a fare a turno. Ricordo che la cosa che più mi colpì fu la straordinaria personalità che emergeva dalle relazioni di ciascun rotariano.

Questa per me è stata la scoperta più straordinaria del Rotary, attraverso la conoscenza profonda delle persone che altrimenti sarebbero rimaste figure esteriori.
Questo ci strinse tutti in una profonda amicizia, che ci portò a dare il massimo di noi nello spirito profondo del servizio Rotariano. Ora, noi anziani rotariani, vediamo con immenso piacere il ricominciare dello stesso ciclo con i colleghi più giovani, nei quali rileviamo lo stesso entusiasmo che ci animò allora, il che ci assicura che lo spirito Rotariano vivrà a lungo e si allargherà sempre di più attraverso l’amicizia fra le persone e, da questa, all’amicizia fra i popoli.”.

Il R.C. Bologna Ovest G. Marconi è padrino del Rotaract Bologna Felsineo, nato nel 1990.
Nel 2009, centenario della consegna del Premio Nobel a Guglielmo Marconi, il Club ha cambiato il proprio nome in Rotary Club Bologna Ovest Guglielmo Marconi, proprio per onorare questo nostro illustre concittadino.
Nel maggio 2014 il Club ha festeggiato i suoi primi 50 anni di attività. Questa importante ricorrenza è stata l’occasione per incontrare i Club gemelli di Nanterre e Québec con i quali il R.C. Bologna Ovest Guglielmo Marconi mantiene contatti costanti grazie a periodiche visite reciproche e all’attivazione di service comuni internazionali. Nell’anno 2017-2018 il Club si è arricchito di un nuovo gemellaggio, con il R.C. Sevilla (Spagna). In continuità con l’annata passata e a sottolineare quanto il nostro Club creda nella forza dei legami con altri rotariani lontani e che, uniti dagli stessi principi del servire, si possano fare grandi progetti, nell’annata 2018-2019 abbiamo suggellato il gemellaggio con il R.C. Isola d’Ischia.
Nel 2014 il nostro Club ha sponsorizzato la nascita del R.C. eClub 2072 di cui è padrino.

https://www.rotarybolognaovest.it/

BOLOGNA, CITTÀ CREATIVA DELLA MUSICA

 

“Tre cose sono necessarie per un esecutore: l’intelligenza, il cuore, le dita.” –
Mozart, allievo dell’Accademia di Bologna

Bologna nel 2006 è stata dichiarata dall’UNESCO Città Creativa della Musica, prestigioso riconoscimento che celebra la ricca tradizione musicale e la vivacissima scena del presente.

A Bologna, in continuità con un glorioso passato, la musica riveste un’importanza straordinaria per la presenza di istituzioni di

primo piano quali il Teatro Comunale, il Museo internazionale e biblioteca della musica, il Conservatorio intitolato a Padre Martini, il Dipartimento di Musica e Spettacolo dell’Università, l’Accademia Filarmonica. I nomi illustri non mancano anche nei generi più popolari e del contemporaneo; sono cresciuti qui Andrea Mingardi, Francesco Guccini, Lucio Dalla, Luca Carboni, Vasco Rossi, Cesare Cremonini per quanto riguarda la musica leggera; Cristina Zavalloni per la musica contemporanea e compositori e arrangiatori come Fio Zanotti e Celso Valli.

Bologna dal 1450 è sede della cattedra universitaria ad lecturam musicae, riservata alla musica da Papa Nicolò V. Negli anni del dominio pontificio la città si arricchisce di numerose chiese e comunità religiose, che costituiscono la sede principale del locale consumo di musica.

Nel 1666 il nobile Vincenzo Maria Carrati dà vita alla celeberrima Accademia Filarmonica, nucleo propulsore dell’arte musicale bolognese, assumendo fin dall’inizio il profilo di corporazione a salvaguardia del prestigio e della professionalità dei suoi membri, grazie soprattutto alla protezione dei cardinali di Bologna.

Il motto dell’Accademia, “Unitate melos”, evidenzia la volontà di creare un istituto musicale, sia polo d’attrazione che centro d’eccellenza di portata internazionale, per tutti i più grandi musicisti italiani ed europei dell’epoca.

Nel corso del Settecento, l’Accademia e la Città di Bologna vivono un periodo straordinariamente proficuo, grazie alla contemporanea presenza di tre personalità d’eccezione dell’epoca: il cantante Carlo Broschi detto Farinelli, padre Giovanni Battista Martini, uno dei più celebri eruditi e compositori del suo secolo, e Wolfang Amadeus Mozart. Infatti nel 1770 il quattordicenne Mozart, dopo aver seguito le lezioni di padre Martini, si sottopose al severo esame di ammissione dell’Accademia, in quanto la patente di compositore rilasciata era considerata un titolo di grande prestigio.

Creatività e innovazione furono da subito le linee guida dell’attività della produzione musicale bolognese: gli Accademici, che si distinguevano nelle tre classi di Compositori, Cantanti e Suonatori, si ritrovavano settimanalmente nella sala dei concerti, ed eseguivano brani originali, sui quali si tenevano anche discussioni di ordine teorico. Nella sala dedicata ai concerti si suonavano vari strumenti ad arco ed a fiato, parte dei quali ancora conservati nel Museo dell’Accademia, insieme al prezioso organo donato dal conte Carrati nel 1673, ancora visibile nella Sala Mozart. L’accademia Filarmonica è ancora attiva con varie stagioni di concerti nella storica sede di via Guerrazzi 13.

La musica per Bologna è tradizione, creatività, identità

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