Milano città dell‘ Unesco
I motivi per cui la nostra città ha avuto questo importante riconoscimento sono molteplici: anzitutto Milano ospita la maggior parte delle case editrici italiane , è un mercato molto vivace grazie alla passione dei suoi abitanti per la lettura , ed è città di nascita o di elezione di importanti scrittori del passato e contemporanei. Possiamo citare tra questi Alessandro Manzoni, Carlo Porta, Cesare Beccaria , Dario Fo, Eugenio Montale, Alda Merini, Lalla Romano ecc … È proprio la sua caratteristica di città sempre in fermento che ha portato tanti intellettuali del passato e del presente a sceglierla come luogo dove svolgere la propria attività, sia per gli stimoli dovuti a tale caratteristica e alla presenza di movimenti culturali al passo con i tempi, sia per le opportunità date dalla presenza nella nostra città di case editrici importanti. Attualmente, oltre ai grandi gruppi editoriali,sono attive diverse realtà indipendenti , che costituiscono importante arricchimento al panorama culturale cittadino , pensiamo ad esempio alla manifestazione Bookcity Milano, un’occasione di incontro che coinvolge autori e lettori di ogni tipo e si svolge da ormai otto anni. Consigliato a chi non conosce bene la città ma desidera comprenderla, è un giro nei principali luoghi letterari, cioè quei posti che hanno particolarmente colpito grandi scrittori vissuti a Milano o solo di passaggio .Ernest Hemingway ad esempio , e ‘ stato entusiasta frequentatore della nostra Galleria e ne ha apprezzato la vivacità data dalla presenza di caffè all’aperto dove si svolgevano spesso anche concerti. Ha anche amato Brera , zona ora molto alla moda, che negli anni del dopoguerra manteneva la sua vitale autenticità, data dalla compresenza di artisti , lavoratori e giornalisti , in un mix eterogeneo e“democratico “ , che ha sempre contraddistinto Milano nella sua innegabile capacità di inclusione. Altro luogo letterario sono da considerare i Navigli, abitati dalla poetessa Alda Merini, di cui la nostra geniale concittadina apprezzava soprattutto l’atmosfera popolare e contaminata dalla presenza di una popolazione eterogenea, in particolare immigrati dal sud, e nelle cui osterie aveva l’abitudine di trascorrere il tempo condividendo la sua ispirazione artistica tormentata con gli avventori. Il consiglio è dunque quello di andare oltre la Milano patinata dei grattacieli e delle vetrine sfavillanti del centro, e di lasciarsi guidare dai grandi scrittori sia del passato che moderni, alla ricerca di quell’autenticità e creatività che nella nostra città è sempre presente (ad esempio nelle periferie) … basta volerla trovare.